Archivio per la categoria ‘Rubriche’

Parodybook

Pubblicato: ottobre 22, 2013 in parodybook, Rubriche

Parodie sui libri

Dopo il successo della rubrica “Quale film sei“, arriva sul blog una nuova rubrica. Dal cinema si passerà alla lettura, tema non proprio caro agli italiani, visto che 1 su 2 ha dichiarato di non leggere. Chissà, magari un input verso questo mondo? Nella nuova rubrica si realizzeranno parodie sui libri, parafrasando i titoli, attualizzandoli ai nostri tempi e cronache. Il primo vuole essere un omaggio all’ignoranza della lega nord.

Cristo si è fermato a Empoli

Chi di tacco ferisce….di tacco perisce!

Pubblicato: giugno 22, 2013 in Rubriche

Tacchi? I consigli del Podologo

gioconda

Tacchi, tacchi, tacchi, si parla sempre di loro, dilemma dei podologi, croce e delizia del gentil sesso. Seppure le scarpe siano state create per accogliere il piede e proteggerlo da fattori esterni, oggi sono divenute perlopiù la causa di svariate patologie e spiacevol,i alle volte insopportabili, algie.

La scarpa inadeguata è la prova di una sorta di ritardo evolutivo podalico, poiché perennemente perturbato dal fattore culturale, o meglio la moda, la quale con forme ed improbabili quanto bizzarre simmetrie, si prende gioco del più importante organo della deambulazione: il piede. (altro…)

Domenica su A tutto Battente torna la Posta del Cuore

Maestro Cilia

Ancora due giorni, sono tanti per gli appassionati de “La posta del Cuore” la rubrica che ogni domenica ci tiene compagnia dalle frequenze di Radio Musmea.

Il prossimo appuntamento sarà di quelli che si possono definire imperdibili; il maestro Cilia illuminerà gli ascoltatori con le sue perle di saggezza per quasi tutto l’arco della puntata, nell’attesa continuiamo a caricare le puntate precedenti. (altro…)

Piede d’atleta? Il podologo consiglia

Piede d'atleta

L’estate è alle porte, ma ad attenderci non c’è solo la tintarella o il mare, si aggira guardingo anche il piede d’atleta. Non è una nuova trovata pubblicitaria per un tecnologico paio di scarpe, e non pensate nemmeno che chi ne è affetto sia un amante dello sport, si tratta di una fastidiosissima infezione, una dermatomicosi, causata da funghi.

 

Sulla nostra cute i funghi sono già presenti, poiché sono dei commensali, ma aspettano il momento giusto: ambiente umido, traumi, sistema immunitario depresso, lesioni, per poter creare una via d’accesso al nostro organismo. (altro…)

A Tutto Battente – La posta del cuore

Pubblicato: giugno 9, 2013 in Rubriche

Fate le vostre domande al maestro Cilia.

397463_501679699881666_1059917786_nOggi è domenica, dalle 17 A Tutto Battente vi aspetta sulle frequenze di http://www.musmea.it; e come ogni domenica non può mancare la mitica rubrica “La posta del Cuore“.
Il maestro Cilia sarà lieto di dispensare i propri preziosi consigli a tutti gli spettatori con problemi di cuore. (altro…)

Lo smalto? Non solo seduzione…

smaltoPer le donne l’estate è la stagione in cui sfoggiare unghie coloratissime, pensando erroneamente che laccarle rientri nei modi con cui prendersi cura del piede; ma non è così.

Un piede curato non è sinonimo di unghie smaltate, anzi, molto spesso dietro ad unghie ben colorate si celano, ispessimenti, unghie gialle, unghie sofferenti che creano le premesse per eventuali infezioni da funghi; le onicomicosi.

Ed a tutte quelle donne che rispondono: “ Ma, io uso lo smalto solo in estate!”…..
Si, ma quando lo rimuovi? A settembre dopo 3-4 mesi di spregiudicate verniciature, manco fosse una tela! O addirittura aspetti che vada via con la crescita dell’unghia?! (altro…)

Il VIColo Cieco – Boom

Pubblicato: febbraio 6, 2013 in Rubriche

Boom!

Accade.

Accade che esisti.
Accade che accade su una giostra.

Ti ci trovi sopra un bel giorno in uno dei suoi giri pazzi in corsa.

È una di quelle giostre bellissime come un carillon gigante di altri tempi dove allo scadere della corda bastano mani ed occhi nuovi per rimetterla a musicare.

Questa è la giostra del mondo, è essa stessa l’arrivo delle vite.

Basta pagare il tuo biglietto di entrata al Parco Giochi delle Cicogne ed eccoti puntuale su quell’immenso bijoux rumoroso.
Il costo è pari al tempo perso in utero, i reclami per l’attesa si presentano all’ufficio dei post-termine, il ricorso per il cesareo si chiede al girone dei lussuriosi, il rimborso spese-viaggio viene pagato per quietanza diretta dall’Ente Contrazioni al Minuto mentre gli eventuali suggerimenti per il futuro si annotano sul Modulo Compagnie Condom. (altro…)

Filosofie – Vomito Ergo Sum

Pubblicato: gennaio 27, 2013 in Bellimbusto, Rubriche

Filo(e)sofie – Vomito Ergo Sum

Non aver paura di vomitare se non stai male, non è per forza a causa di un virus che si deve rigurgitare.

Vomitiamo se beviamo, se ci ingozziamo, se soffriamo d’auto, nave o aereo. Vertigini, allergie, e tante altre patologie.
Non vi è mai successo di non aver nessun sintomo e correre verso il bagno?

Rigurgitare è anche un modo di liberarsi dalle angosce, dalle ansie e dai pensieri, da tutto ciò che continuamente ci tormenta. A volte è una difesa della nostra mente, cerca di associare a qualcosa di materiale un non sereno stato mentale. (altro…)

Il VIColo – I Letti

Pubblicato: gennaio 18, 2013 in Rubriche

“I Letti”

Non si sa chi ci ha predisposto a stare ore ed ore in posizione orizzontale sulla bambagia dei materassi a contare i sogni.

C’è chi dice che lo ha deciso il Creatore, c’è chi pensa che ce lo ha imposto il tram tram circadiano e c’è chi reputa che sia colpa della pigrizia.

Ad ogni modo ognuno ne occupa sempre uno.

A dire il vero c’è chi ne occupa un paio, chi in un giorno ne vive tre piazze, chi in un solo colpo ne divide mezzo.

Questo è il segreto dei letti: portano addosso il fardello delle vite.

E non è solo questione di semplici corpi, qui si tratta di puri e peccatori, di burini e di per bene, di bravi amanti e di cattivi fedeli, di sinceri e puttanieri. (altro…)

Il VIColo Cieco – La Filosofia dell’F5

Pubblicato: gennaio 13, 2013 in Rubriche

La Filosofia dell’F5

Se stai leggendo allora lo vedi, li in alto, sulla tastiera del tuo pc.

F5 è quel tasto, che oltre ad un bizzarro nome, ti permettere di aggiornare.

Aggiorni quella pagina che non si carica, lenta per colpa della connessione o per visualizzare quello che da poco hai caricato.

Ma aggiornare non è solo una questione informatica; oggi è la vita ad essere continuamente aggiornata.

Aggiorni perchè gli studi che hai fatto sono ormai passati, aggiorni perchè devi svolgere nuove mansioni, aggiorni per tenerti al passo con i tempi, aggiorni perchè quelle certezze che fino a poche ore prima avevi crollano in breve tempo.

E’ il mondo di oggi che ti porta ad aggiornare, continuamente. (altro…)

Il VIColo Cieco – Gli Orbi di Paceco

Pubblicato: gennaio 11, 2013 in Rubriche

Gli Orbi di Paceco

“Allora Sig. D.G. mi dica, che lettera le sta indicando l’infermiera?”
“Boh?”
“Riproviamo..”

L’infermiera spostò il dito sulla lettera accanto ed indicò una E.

Il medico ripropose: “E questa che lettera è?”
“Non lo so!”

La E in attesa respirava lo smalto rosso corallo annacquato dell’infermiera.

“Non sa proprio dirmi che lettera sia?”
“No!”

La E adesso dall’alto invidiava le tette
della donna che scocciata aspettava un cenno dal medico, mentre dietro la porta era appena scoppiata una lite tra due tizi arrivati nello stesso istante. (altro…)

Bellimbusto Film – I Cento passi

Pubblicato: marzo 20, 2012 in Rubriche

Bellimbusto – Rubriche

Sarà la vicinanza ai luoghi in cui il film è stato girato, o forse la figura di Peppino Impastato che sin dal primo istante mi ha stregato, ma le emozioni che mi trasmette questo film sono straordinarie, sento i brividi anche adesso che ne sto parlando.

I cento passi non avrà effetti speciali galattici, nè un cast hollywoodiano, è la semplicità della storia, reale, a renderlo grandioso. (altro…)

Bellimbusto Musica – La Buona Novella

Pubblicato: marzo 19, 2012 in Rubriche

La Buona Novella – Fabrizio De Andrè

Copertina dell'album di Fabrizio De AndrèL’album è stato pubblicato da Fabrizio De Andrè nell’autunno del 1970, tratto dai Vangeli apocrifi, scaturendo non poche polemiche, dal momento in cui gli eventi più alti della cristianità vengono trattati da un punto di vista umano piuttosto che spirituale, in virtù anche di alcune sue dichiarazioni sulla sua religiosità durante alcuni suoi concerti.

De Andrè non era un credente secondo i canoni tradizionali, aveva una sua concezione sulla religione: (altro…)

Amat – Bellimbusto

Pubblicato: febbraio 14, 2012 in Rubriche

Le denunce del bellimbusto. L’Anat

Logo della società di autobus di palermo

Anat

Ho poche certezze nella mia vita, una di queste è che chiunque utilizza frequentemente l’autobus a Palermo, di disagi ne ha subiti e continuerà a subirne. Autobus attesi per ore, sovraffollamenti nelle ore di punta, ritardi mostruosi e multe  a “tempesta” se sei una brava persona, visto che in alcune zone della città, i controllori non si avvicinano nemmeno per errore.

Da circa un anno a questa parte, utilizzo ogni giorno l’autobus, e rare sono le volte in cui mi sono sentito in una città civile con i mezzi che funzionano; forse in occasione dei blocchi del movimento dei forconi, gli autobus, viaggiavano in modo regolare. Se anche tu sei un bellimbusto vittima dell’ANAT, invia la tua segnalazione, è inconcepibile avere i prezzi più alti d’Italia e un servizio che definire scadente sa quasi di complimento.

Puoi pubblicare qui la tua denuncia, oppure invia una e-mail all’indirizzo lucastro79@gmail.com

Bellimbusto, dalla parte del giusto!!

Questo è proprio bellimbusto!

Pubblicato: febbraio 7, 2012 in Rubriche

Bellimbusto – Persone.

Il disturbatore più famoso del mondo

Foto tratta da internet

Probabile che alcuni di noi non conoscono il nome del bellimbusto nella foto, ma chi di noi non l’ha visto dietro ai giornalisti? Magari mentre viene preso a calci o a pugni da qualcuno. Lui è Gabriele Paolini, un cretino per alcuni, un genio per altri ( lo scrittore Aldo Busi lo definisce il più grande artista vivente italiano), per me è sicuramente un bellimbusto. In realtà, le sue apparizioni dietro ai giornalisti, sono dovute ad una campagna che Paolini promuove, ovvero, quella per l’uso del preservativo; sembra addirittura che sia riuscito a darne a papa Giovanni Paolo II e Madre Teresa di Calcutta ( la fonte è il suo sito).

Ma le curiosità non finisco qua; nel 2010 è stato inserito nel guinnes dei primati per il suo sabotaggio numero 30.000, ed è famoso in tutto il mondo per aver “invaso” tg di mezza Europa, oltre a qualche pazzesca protesta quale il bagno nella fontana di Trevi, e pare che qualcuno lo abbia pure “usato” come caso per qualche tesi, insomma, proprio un vero bellimbusto!

Personalmente non mi sento di esprimere nessun giudizio su questa persona, c’è però da riconoscere un’originalità nella sua notorietà, peccato però che il vero messaggio che lui vuole lanciare, ovvero l’uso del preservativo, passi troppo spesso in secondo piano.

Posto fisso – Parole di ordinaria follia

Pubblicato: febbraio 7, 2012 in Rubriche

Bellimbusto – Precariato.

Il mio non è un attacco all’attuale governo, da questo punto di vista contesto tutti gli ultimi decenni di vita politica italiana, dato che se responsabili ci sono, non possono che essere ricercati all’interno dei palazzi del potere; detto questo, contesto fermamente la presa di posizione di industriali e sopratutto ministri che attaccano, ogni giorno, il posto fisso.

Ciò che mi disturba notevolmente, è il fatto che a pronunciare queste parole siano persone che, in vita loro, non hanno mai fatto un giorno da precari, e che spesso hanno avuto la vita spianata dal nome che portano o da ciò che hanno fatto i propri genitori. Io sono un comune mortale, provengo da una famiglia normale, che non ha collusioni nè con mafia nè con politica, e che dalla tenera età di 20 anni ha iniziato a lavorare con contratti precari, lontano 1000 chilometri da casa, e che oggi, a 32 anni, si ritrova disoccupato; è questo quello che vogliono i nostri governanti? Essendo, loro, sopratutto imprenditori, ho seri dubbi che non abbiano mai assunto un consulente per fargli fare il dipendente a tutti gli effetti, non pagargli ferie nè malattie e buttarlo in mezzo ad una strada quando non gli serve più.

Hanno cognizione di com’è la situazione lavorativa italiana? Lo sanno che se un precario denuncia la sua azienda per molteplici illegalità, 9 vole su 10 il precario si ritrova in mezzo alla strada e l’azienda continua a lavorare con altri nomi? A differenza di chi governa, io parlo per esperienze dirette, dato che precario lo sono stato, e visti i tempi, lo sarò per sempre.

L’Italia è un posto dove la flessibilità è usata solo per sfruttate e ricattare i lavoratori, prima di cambiare le regole del lavoro, dovrebbero cambiare e sopratutto irrigidire controlli e pene per quegli imprenditori che, appunto, abusano dei lavoratori. Il mio augurio, da precario bellimbusto, è quello di non sentire ogni mattina una sparata “alla cazzo di cane” per fare una citazione, che quando certi amministratori parlano, lo facciano con cognizione, che incontrino la gente normale piuttosto che vivere nel loro mondo fatato.

Basta! La gente comune non ne può più!

La monotonia del posto fisso

Pubblicato: febbraio 2, 2012 in Rubriche

Bellimbusto – Società

“La mattina, mi ci vuole, un cardiologo, un veterinario o una plastica facciale..”  Probabilmente in molti conosciamo questa canzone, e probabilmente in molti la mattina siamo, più o meno, nelle stesse condizioni.. “Presentarsi, al lavoro…”, (tranne che tu non sia quell’uno su tre, che il lavoro lo immagina) e sentirti dire, ammesso che tu non sia un precario, che essere tra i pochi fortunati ad avere delle basi per progettarti un futuro, è monotono….. Si, un lavoro a tempo indeterminato è monotono, come dare torto al bellimbusto Monti che ha pronunciato queste parole? Sempre gli stessi colleghi, lo stesso ambiente, gli stessi orari e magari la solita mensa.

Che il primo ministro di un paese come l’Italia esprima questo parere, è allucinante. Certo, non siamo ai livelli del signor B., ma ciò denota una visione della situazione lavorativa italiana, totalmente al di fuori della realtà. Il premier Monti, dimentica, o forse vuole appositamente sottovalutare, una realtà che in Italia è altamente consolidata, ovvero, la filosofia dei furbetti. Siamo famosi nel mondo per il nostro vizietto di aggirare le regole, trovare escamotage e sotterfugi per ottenere il massimo spendendo il minimo.

Con la mia ultra-decennale esperienza da precario, penso di aver conosciuto al meglio le dinamiche che ruotano dietro al cosiddetto lavoro interinale, che io per comodità (ma anche per dare una definizione appropriata), chiamerò inter-anale; le aziende che assumo collaboratori, co. co. co. e qualsiasi altra forma atipica, in realtà, hanno bisogno di dipendenti a tutti gli effetti, ma se utilizzano queste forme contrattuali, è solo perchè possono avere una risorsa da sfruttare senza dare ciò che ad un dipendente spetterebbe, ferie e malattie retribuite, indennità notturne, salari legali, giusto per citarne alcuni.

L’Italia non può essere una nazione, lavorativamente parlando, flessibile, visto l’abuso che se ne è fatto di questo strumento, e visto che qui da noi non si lavora per merito ma per amicizia, visto che il ricatto è ampiamente utilizzato dalle aziende e la paura di restare senza lavoro è una possibilità non affatto remota; noi italiani non possiamo sentirci dire che “il lavoro a tempo indeterminato è monotono” perchè è l’unico strumento che abbiamo per poter progettare il nostro futuro, perchè un contratto precario non abbiamo nessuna garanzia, possiamo solo vivere giorno per giorno.

Che Monti pensi questo, ma sopratutto la classe politica ed imprenditoriale pensino questo, sancisce definitivamente il distacco che c’è tra istituzioni e popolazione; la politica ha la colpa di aver legittimato questa situazione, spesso per tornaconti propri, la Fiat, giusto per citare un esempio, ci ha dimostrato uscendo da confindustria e istituendo nuovi propri contratti, come debbano essere solo i lavoratori a fare sacrifici.

Cari amici di bellimbusto, per usare un eufemismo, chiudo dicendo che “c’è grossa crisi” ma sopratutto, che non ne usciremo facilmente se ad amministrare, sia politicamente che economicamente, sono persone che non hanno mai avuto contatti diretti con il mondo reale.

Guida bellimbusta di Palermo

Pubblicato: gennaio 31, 2012 in Rubriche

Bellimbusto viaggi – Palermo

Cari amici di bellimbusto.

Da oggi vorrei dispensare consigli su come vivere al meglio alcune città, quantomeno quelle che conosco personalmente, ma potrei utilizzare le vostre esperienze per allargare un po di più gli orizzonti.

Inizio con Palermo, città bellimbusta per eccellenza grazie alle sue mille sfaccettature, ahimè, non tutte positive. I suoi tanti problemi, che qualcuno ha riassunto in “traffico”, “siccità” e “vulcano” (cit. Jonny Stecchino)  alla lunga condizionano il giudizio su questa bellissima città; tra l’altro, io personalmente mi posso considerare “adottato” visto che le mie origini partono dal profondo sud della Sicilia, ma sono riuscito a cogliere i lati positivi della città, sopratutto dopo aver vissuto per diversi anni “su al nord” per lavoro.

E’ vero! A Palermo sono lampanti inciviltà, incuria, degrado, prepotenza, illegalità, insomma, la mafia la tocchi quasi con mano, ti ci scontri ogni giorno, e il rammarico più grande è quello di dover essere inerme, magari puoi fare piccole battaglie, ma le guerre le vinci con l’aiuto di tutti, specialmente delle istituzioni che qua, diciamolo, sono abbastanza latitanti o colluse. E cascano le braccia, se pensi a questo, mentre ti fai una passeggiata per il centro storico, che sarà si degradato, ma che ha un fascino unico.

Le diverse dominazioni che nei millenni si sono succedute in Sicilia, hanno dato vita ad una mescolanza straordinaria di generi artistici; culture che altrove si sono date battaglia, qui si sono incontrate dando vita ad opere uniche, un esempio su tutti la Cattedrale o San Giovanni degli Eremiti, dove gli stili arabi e normanni si sono praticamente fusi.  La nostra virtuale camminata per il centro di Palermo, richiederebbe un intero sito, ( chissà, forse a breve ne verrà pubblicato uno, c’è un mio amico bellimbusto che ci sta lavorando..), per cui in questo spazio, forse è meglio raccontare gli aspetti pratici di Palermo, quali mangiare o divertimento.

Palermo è un po tagliata fuori dai grandi circuiti artistici, non vi sono grandi kermesse, a parte in alcuni periodi dell’anno, ciò non significa che non sia una città viva; la sera, le vie del centro storico, sono invase da migliaia di giovani, questo anche grazie al clima non particolarmente freddo, e ad una diversificata offerta, sia dal punto di vista economico che “sociale”; in pochi metri si può spaziare da locali di un certo livello, alle più popolari taverne, inserite nel cuore dei mercati storici della città, frequentate per lo più da studenti. In questi contesti, è facile trovare cibo tipico, come panelle, arancine, e fritture varie ottimi per accompagnare le bevande, così come troviamo piazze ormai interamente dedicate al culto del più internazionale kebab. Insomma, a qualsiasi ora, a Palermo è possibile mangiare, viste anche le innumerevoli rosticcerie e paninerie che sorgono nei pressi delle zone della movida.

Da bellimbusto quale sono, consiglio vivamente questa città.

Storia di un impiegato (bellimbusto)

Pubblicato: gennaio 26, 2012 in Rubriche

Bellimbusto Musica – Storia di un impiegato.

Fabrizio De Andrè

Spero che il buon Fabrizio mi perdoni se mi permetto di associare bellimbusto ad un suo album, ma in un modo o nell’altro, volevo ricordarlo, dato che lo reputo, se non il più grande, sicuramente tra i principali esponenti del panorama musicale italiano. Oggi, voglio parlare di “Storia di un impiegato”, album “massacrato” quando è uscito (sono gli anni ’70), e che vede, De Andrè, per la prima volta apertamente schierato politicamente; se tratto quest’album, è perchè, a distanza di quasi 40 anni, lo vedo “tremendamente” attuale, dove gli impiegati, non sono più tali, ma appunto, Bellimbusti, nell’accezione ironica del termine.

L’album contiene 9 tracce, tutte collegate tra loro da un filo narrativo, cosa tipica dell’artista che ritroviamo in molti altri suoi lavori, dove protagonista è il contesto politico di quei tempi, (gli anni 70 sono stati in Italia gli anni della contestazione), e De Andrè esprime il suo “anarchico” pensiero, schierandosi apertamente con chi rivendicava condizioni di vita eque e dignitose per tutti.

La storia si ripete, o forse in questo caso si aggrava, dato che gli impiegati di oggi sono in gran parte “precari”, licenziati o cassintegrati, non ci sono più le rivolte di quegli anni, ma di certo un clima di contestazione inizia a divenire sempre più palese, sempre più persone, ormai, stanche di pagare per colpe non proprie, rivendicano i loro diritti nei modi più dispanati; oggi abbiamo internet, molte cose sono cambiate e forse anche i metodi di rivendicazione, ma la piazza, rimane a mio avviso, il modo più diretto, più “bellimbusto”.

Ritornando a parlare dell’album, è un dato di fatto che oggi abbia avuto una riabilitazione, che De Andrè sia riuscito a far emergere la sua vena poetica anche trattando temi delicati come la contestazione e il disagio sociale.  Ci manca, e credo che difficilmente ne avremo un altro.

Bellimbusto chiude quest’articolo, con una frase, che è un po il motto del disco (a mio avviso) ma sopratutto attualissimo per il contesto in cui viviamo, che anche grazie al proliferare di movimenti, dai forconi siciliani al popolo viola,  dal movimento delle donne, ai no-global, non ci riportano agli ’70 ma ci fanno rivivere un disagio che speravamo ormai superato, e permettetemi di lanciare un’accusa a chi, in questi decenni, amministrando in modo pessimo, ci ha fatto ripiombare in una situazione di declino…

ANCHE SE VOI VI CREDETE ASSOLTI, SIETE LO STESSO COINVOLTI..!!

Ecco un ” Grande Bellimbusto”

Pubblicato: gennaio 19, 2012 in Rubriche

Un film per veri bellimbusti…

Lo riconoscete? Spero proprio di si, perchè i 117 minuti della vosta vita, dedicati alla visione di questo film, sono veramente spesi bene. “Il grande Lebowski”, dei fratelli Joel e Ethan Coen, è sicuramente annoverabile nella lista dei capolavori.

Basato interamente sull’equivoco, ambientato nella Los Angeles degli anni 90, Drugo (questo è il nome del protagonista) vive la sua tranquilla vita da disoccupato tra una partita a bowling e fumate di marijuana, fino a quando, a causa di un caso di omonimia, viene coinvolto in una storia di rapimento, debiti e prostituzione. (altro…)